La Storia
La villa svela i suoi ambienti e, attraverso gli arredi conservati, racconta in parte la storia della nostra famiglia, che ne è stata unica proprietaria.
I ritratti di membri della famiglia, nella sala di ingresso della villa, incuriosiscono gli ospiti. Il volto di una giovane in una foto acquerellata degli anni venti posta su un cavalletto liberty. Il ritratto ad olio del 1903 di Salvatore Spadaro, medico e bisnonno degli attuali proprietari. Successivamente alla metà dell’ Ottocento trasmise conoscenza e passione per la medicina al figlio Gerlando che istruì, a sua volta, il nipote Salvatore.
Oggi, a Villa Diana, ne custodiamo la laurea del 1861, la vetrina con lo strumentario chirurgico originale ed il microscopio d’epoca.
Nella casa i nostri ospiti possono ammirare arredi siciliani preservati nel corso di generazioni, ma anche mobili ed oggetti di provenienza diversa che, in un’ armonia generale, rivelano loro il gusto per il bello e l’autentico.
I lampadari di Murano illuminano, da ormai sessant’ anni, in ogni piano, gli ampi ambienti e grandi specchiere dorate arricchiscono la sala nella quale oggi serviamo, con amorevole cura, la colazione.
Sparsi per casa servizi di rosolio, lumi a petrolio e statuine di porcellana, un set da bagno in opaline, un pianoforte anni trenta appartenuto alla madre degli attuali proprietari.
La storia continua e adesso, a Villa Diana, la scrivono anche i nostri ospiti. Da quindici anni accogliamo, come in famiglia coloro che, giungendo da ogni parte del mondo, hanno il piacere di condividere l’ emozione di questo luogo.