Itinerari
Ci addentriamo tra le viuzze del centro storico, tra i vicoli che ”sanno” di arabo e normanno per ammirare in silenzio, dalla sommità della città, la straordinaria Valle dei Templi… i bianchi rami dei mandorli fioriti a febbraio o l’ arancio delle rovine al tramonto. Immersa nella Valle si staglia la semplice sagoma della chiesa di S. Nicola, al cui interno troviamo il sarcofago di Fedra, mentre il vicino Museo conserva la perfezione marmorea dell’ Efebo e la bellezza dei vasi attici.
Agrigento è, oltretutto, la realtà in cui prendono forma gli scritti di Pirandello, la terra in cui, in occasione della festa di ”S. Calò”, l’ anelito religioso si fonde con la tradizione popolare; è la natura che prorompe nel ” mare africano ”, nel candore della marna della ” Scala dei Turchi” come nel suggestivo Giardino della Kolymbetra.
E’, anche, tripudio di colori e forme nella ”frutta di marturana”, di delicati sapori nelle cassate di ricotta e nei dolci tipici al pistacchio.
Incontro di culture, quindi, ed incanto del paesaggio, forza delle tradizioni popolari e prelibatezze tipiche: tutto ciò si sprigiona da questo luogo unico.
Sicuramente, nel centro storico, la cattedrale di S. Gerlando e la Biblioteca Lucchesiana, S. Lorenzo, il museo diocesano Mudia e la chiesa di S. Maria dei Greci, l’ Abbazia di S. Spirito, il teatro Pirandello ed il Palazzo dei Filippini.
Invece, nella Valle dei Templi, dichiarata nel 1998 dall’ Unesco ” Patrimonio dell’ Umanità”, il Tempio della Concordia, di Giunone Lacinia e di Ercole, ed i resti degli altri templi dorici: Giove Olimpico, Castore e Polluce, Esculapio, Vulcano.
Nella zona della Valle, ancora, il Quartiere Ellenistico Romano e la chiesa di S. Nicola accanto l’ Oratorio di Falaride.
Il museo Archeologico Regionale con gli interessanti reperti in esso conservati, l’ importante collezione di vasi attici dalle rosse raffigurazioni e la statua in marmo dell’ Efebo; il Giardino della Kolymbetra e, a breve distanza la Casa natale di Luigi Pirandello.
A Favara è possibile ammirare il Castello chiaramontano, la facciata della Chiesa della Madonna del Carmine, la Chiesa Madre con la sua ampia cupola e il magnifico soffitto cinquecentesco della chiesa del Rosario.
Estremamente coinvolgente per le tendenze di avanguardia che rappresenta è poi, nel centro storico, il ”Farm Cultural Park”.
Naro nonostante la sua veste eminentemente barocca conserva anche i resti della dominazione arabo-normanna e capolavori architettonici di gotico siciliano. Affascinanti il Castello chiaramontano e il Duomo vecchio, la cattedrale del XVII secolo, il Santuario di S. Calogero, la chiesa di S. Caterina, mentre desta curiosità il museo delle arti grafiche.
Palma di Montechiaro racchiude il mito del Gattopardo. Interessanti la Chiesa Madre e il Palazzo Ducale, la Chiesa di S. Maria del Rosario, il Monastero delle Benedettine e il Castello dei Chiaramonte rimasto di proprietà della famiglia Lampedusa fino alla morte di Giuseppe Tomasi nel 1957.
A Mussomeli ricco di suggestione domina la vallata il maestoso Castello chiaramontano.
A Caltabellotta, nella parte alta della città, sorgono la Chiesa Madre e il Castello. L’ Eremo di S. Pellegrino e la Chiesa di Sant’ Agostino permeano di sacralità e serenità il luogo.
Da non tralasciare il Teatro greco ed il sito archeologico di Eraclea Minoa, ove sono presenti i resti di un Santuario ellenistico ed i ruderi di case di età ellenistica. All’ ingresso del parco archeologico si trova un piccolo Antiquarium.
Sono di notevole interesse naturalistico e paesaggistico nella zona di:
Realmonte la costa bianca della ” Scala dei Turchi ”: una scalinata naturale erosa dal vento, meravigliosa per il blu del mare, il bianco delle scogliere di marna e la solare luminosità riflessa.
A Siculiana la Riserva naturale orientata di Torre Salsa, oasi del WWF.
A Montallegro l’ Oasi Lipu del lago Gorgo e la baia di Bovo Marina.